l'artistA con la A (finale) maiuscola

Tag: consapevolezza Pagina 1 di 3

gli anni che furono: 2019

Questo è un post nostalgico. E tenendo conto che a me non piacciono le cose nostalgiche direi che non cominciamo proprio bene.

E’ nostalgico perché parla di un tempo che non c’è più, di un mondo che non c’è più. O meglio, quel mondo c’è ancora, solo che dopo l’anno in questione si è rivelato essere un po’ diverso da quello che pensavamo.

l’inferno

L’ingresso dell’inferno era situato in fondo alla strada, sotto le impalcature dei muratori. Difficile a vedersi eppure così facile da raggiungere.

E così, un po’ per gioco un po’ per sfida, i due giovani avevano deciso di entrare.
Era quasi l’ora di cena e in giro non c’era nessuno. Il ragazzo fece strada, aprì la vecchia porta di legno ed entrò. La ragazza lo seguì.

in difesa delle proprie idee

Tutti noi abbiamo delle idee.
Beh, se non tutti, molti.
Ok, andiamo sul sicuro: io ho delle idee.

Immutabili ed eterne? Assolutamente no.

Esistono effettivamente persone che hanno idee immutabili ed eterne e non le cambiano mai.
Se tu che leggi sei una di quelle persone i casi sono due: o sei un padreterno oppure ti sbagli.

riflessioni di un organismo post-umano

Cos’era naturale?

Per anni F. aveva avuto una finestra che si affacciava su un campo di grano. E per diverso tempo, forse usando un’eccessiva semplificazione, aveva sostenuto di abitare in mezzo alla natura.

campo di grano

Natura. Cosa era naturale?

Un campo di grano era naturale?
Di fatto, stava pensando a qualcosa che in natura non esisteva. Beh, qualcosa di naturale nel campo in fondo doveva esserci.

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copyright © Franco Fagnoni