La fine dell’anno si avvicina, ed è con immenso piacere (ma anche un briciolo di emozione) che vi voglio presentare, tramite questo breve post, la mia nuova fatica cantautorale (ovviamente assolutamente autobiografica) nella quale, grazie ad un intenso lavoro di introspezione, sono andato a mettere a nudo quella che è una delle mie più grandi debolezze.

Chi mi ha conosciuto abbastanza capirà.
Buon ascolto!

Vün! Dü! Trì!

Il GPS! Il GPS!

Quando voglio andare al mare
o in montagna a camminare
apro l'app navigatore,
solo dopo avvio il motore;

seguo le sue indicazioni
senza fare deviazioni,
guido come un cagnolino
che non sa qual'è il cammino.

Ma se perdo il segnale...

Sono perduto senza GPS,
l'orientamento non so più cos'è,
non so nemmeno senza GPS
dove sto andando e nemmeno perché.
Sono finito senza GPS
nel nulla cosmico intorno a me,
non tornerò mai senza GPS
nella mia casa che non so dov'è.

Quando vado a fare spese
anche qua nel mio paese
configuro il cellulare
che mi dice dove andare;

ho salvato pure il luogo
del mio posto di lavoro,
del dottore, del fornaio,
anche del mio benzinaio.

Ma se perdo il segnale...

Sono perduto senza GPS,
l'orientamento non so più cos'è,
non so nemmeno senza GPS
dove sto andando e nemmeno perché.
Sono finito senza GPS
nel nulla cosmico intorno a me,
non tornerò mai senza GPS
nella mia casa che non so dov'è.

Di qua... Di là... Sarà... Mah!
il GPS oggi non va, proverò (proverò) a spegnere e riaccendere.

Sono perduto senza GPS,
l'orientamento non so più cos'è,
non so nemmeno senza GPS
dove sto andando e nemmeno perché.
Sono finito senza GPS
nel nulla cosmico intorno a me,
non tornerò mai senza GPS
nella mia casa che non so dov'è.

Il GPS! Il GPS!

Eh, mi sono perso.