Franco Fagnoni

l'artistA con la A (finale) maiuscola

l’ho letto sull’internet

Oggi avrei voluto scrivere in merito ad una delle piaghe informatiche (o informative?) che attanagliano l’odierna civiltà occidentale.
In altre parole, avrei voluto parlare dei meccanismi in base ai quali molta gente crede a tutte le fesserie che ogni giorno vengono pubblicate su internet.

E anche del fatto che, nonostante oggi siamo tutti smartphone/tablet/hi-tech muniti non siamo diversi dalle nonne che chiacchierando con le vicine davano valore a varie affermazioni sottolineandole con la frase “l’ha detto la televisione”.

gli anni che furono: 2015

E’ stato l’anno in cui ho iniziato a scrivere questo blog.

E’ stato l’anno scorso (se leggete questa frase dal 2017 in poi sostituitela mentalmente con “è stato uno degli anni scorsi”).

E’ stato l’anno MMXV (perché scrivere 2015 sarebbe stato troppo banale).

E’ stato l’anno cinese della Capra.

E’ stato l’anno del tango.

tango

E’ stato l’anno di questa foto

in difesa delle proprie idee

Tutti noi abbiamo delle idee.
Beh, se non tutti, molti.
Ok, andiamo sul sicuro: io ho delle idee.

Immutabili ed eterne? Assolutamente no.

Esistono effettivamente persone che hanno idee immutabili ed eterne e non le cambiano mai.
Se tu che leggi sei una di quelle persone i casi sono due: o sei un padreterno oppure ti sbagli.

recension 1: Music for Airports

E finalmente, come promesso ormai l’anno scorso, ecco qui la mia prima recensione (la prima che appare in queste pagine, non la prima mai scritta in vita mia).
E cosa c’è di meglio per cominciare se non parlare di un disco storico, di cui è già stato scritto tutto e il contrario di tutto? Sicuramente un sacco di cose, ma oggi vi voglio parlare proprio di questo.
Il disco in oggetto si intitola Ambient 1: Music for Airports, ed è stato pubblicato nel 1978 (grande anno) da Brian Eno.

valigie

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