Il blog è morto.
Era già moribondo da un po’.
Effettivamente gli ultimi articoli non è che fossero un granché.
Ha cominciato ad andarsene nel momento in cui, a mio insindacabile giudizio, aveva terminato il suo scopo (di cui avevo parlato qualche tempo fa).
Hola! Que tal?

il tempismo di pubblicare dopo Pasqua una foto con l’albero di Natale
E così, nonostante tutti – me compreso – lo avessero ormai dato per spacciato, oggi finalmente riprendo in mano le redini del mio blog/nonBlog.
Chiedo quindi scusa – ma anche no – per il lungo periodo di silenzio, silenzio dovuto a diversi motivi di cui ovviamente non scriverò nulla in questo articolo (questo, tra l’altro, anche per l’ottimo motivo che il post attuale riguarda quanto fatto nel 2016 e non nel 2017).
Novembre, sabato pomeriggio.
Fuori piove.
Direi che è una gran fortuna. Se avesse piovuto dentro invece sarebbe stato un grosso problema.
A questo punto – come se fosse una logica conseguenza di quanto appena detto anche se in realtà non vi ha alcuna attinenza – perché non investire il pomeriggio di questa fantastica giornata uggiosa per registrare qualcosa da pubblicare sul web a vantaggio dell’altrui (ma di chi?) diletto?
Ebbene sì, lo ammetto. Questa volta il complotto c’è! Non ho mai dato ascolto a notizie di questo tipo, ma quando è troppo è troppo. E’ giunto il momento che la gente sappia!!!
In un mondo dove chi ha il controllo degli idrocarburi domina incontrastato sulle vite del prossimo minando la salute del pianeta, e dove anche le cosiddette energie alternative vengono ormai abilmente sfruttate da questi ignobili e spregevoli individui nel loro esclusivo interesse, è giusto che tutti sappiano che la soluzione c’è!