classical gasNovembre, sabato pomeriggio.
Fuori piove.
Direi che è una gran fortuna. Se avesse piovuto dentro invece sarebbe stato un grosso problema.

A questo punto – come se fosse una logica conseguenza di quanto appena detto anche se in realtà non vi ha alcuna attinenza – perché non investire il pomeriggio di questa fantastica giornata uggiosa per registrare qualcosa da pubblicare sul web a vantaggio dell’altrui (ma di chi?) diletto?

E così, vista la tanta voglia di fare rumore ma la pochissima voglia di perdere più di pochi minuti, decido che oggi seguirò il motto “poca spesa e poca resa” (mmh… Forse non era proprio così).

Quindi, con totale disprezzo per le regole base dell’home recording (e pure del recording in generale) decido che registrare la chitarra in diretta, senza microfoni, con solo un riverbero e nient’altro per oggi sarà più che sufficiente.

Il pezzo scelto – Classical Gas – è di Mason Williams e risale al lontano 1968 (a dire il vero avevo in mente anche un’altra composizione, ma per quella avrei avuto bisogno di aprire il leggio per appoggiarvi lo spartito, decisamente un’operazione troppo lunga e faticosa).
Onestamente non ricordo se la struttura dell’originale fosse la stessa che suono io, probabilmente no e nemmeno la tonalità. Ma visto che la chitarra è mia, l’interprete sono io e che, come diceva Troisi “La poesia non è di chi la scrive, ma di chi gli serve”, oggi seguirò questa linea di pensiero (come del resto faccio sempre) fregandomene allegramente di tutto e di tutti.

Concludo riportando alcune note finali:

  1. mi sono innamorato di questo pezzo nei mesi che hanno preceduto la nascita di mia figlia, ed ha rappresentato la colonna sonora live delle sue prime settimane di vita. Probabilmente anche per questo sono così attaccato a questo brano;
  2. mi rendo conto anch’io di quanto la resa video sia veramente raccapricciante. Motivo in più per non mancare ai prossimi appuntamenti dal vivo. ;-)
  3. l’ultima è un Do diesis.