Questo è l’ultimo post dell’anno. Probabilmente non verrà letto lo stesso giorno in cui verrà pubblicato (o almeno lo spero… Per chi legge) e ovviamente non è nemmeno stato scritto oggi (ebbene sì, i potenti mezzi tecnologici a mia disposizione mi consentono di scrivere delle cose un giorno e pubblicarle un altro).
Giusto per confondere ancor di più le cose, il brano riportato (facente parte dell’album Memetica di cui ho parlato la scorsa volta) è stato caricato su youtube nel 2011 e scritto tra il 2010 e il 2011.
Sulla registrazione non ho molto da dire: registrato in cuffia di notte con una drum-machine e un registratore portatile Zoom, contiene due chitarre elettriche, un basso e la tastiera Casio di quando andavo alle scuole medie (d’altra parte, con una tastierina Casio e “poco” altro gli Air hanno fatto un disco storico, figurarsi se non potevo usarla pure io ^_^).
In merito al pezzo non mi esprimo, non sarei di parte… Per quanto riguarda il concetto contenuto, considerando che il testo è stato scritto in un periodo in cui c’era un po’ la moda del pollo (o del pecorone, se posso permettermelo) e tenendo conto che tale tendenza pare sia ancora in auge, direi che mi trovo sostanzialmente d’accordo con il me stesso medesimo di qualche anno fa.
Parto dal presupposto che ciò che sento sia sempre sbagliato non mi fido di ogni affermazione se non dopo aver verificato Vigilo con cautela su ogni etichetta o prassi abituale sul costume dell'altrui persona sul suo gesto più tradizionale Osservo comportamenti figli di vuoti formalismi mascherati mentre prudente io coltivo il mio sospetto la salvaguardia della mia lucidità Esco per evitare la disfatta della mia mente dal recinto delle convenzioni dalle regole fatte di niente Osservo comportamenti figli di vuoti formalismi mascherati mentre prudente io coltivo il mio sospetto la salvaguardia della mia lucidità Osservo comportamenti figli di vuoti formalismi mascherati mentre prudente io coltivo il mio sospetto la salvaguardia della mia lucidità
Ciao e buon anno!!!