Keith RichardsSono passati pochissimi giorni da quando le mie orecchie, involontariamente e distrattamente, hanno captato una bizzarra discussione.
Un tizio (che chiameremo Aldo – nome di fantasia) diceva ad un amico musicista (che chiameremo Baldo – altro nome di fantasia) che un’ulteriore amica cercava un bassista per un gruppo rock. Baldo a dire il vero non sembrava molto interessato; tuttavia, dietro insistenza di Aldo, alla fine rispose qualcosa del tipo “chiedi a questa ragazza che cos’è il rock. Se sa che cos’è posso valutare di fare una prova con lei. Ma voglio che mi dica cos’è il rock, non che spari fuori solo il nome di un paio di band come fanno tutti“.

Mentre scrivo questa riga penso che la risposta di Baldo, in effetti, possa essere considerata rock. Mentre captavo il dialogo, invece, pensai che così, a bruciapelo, io non sarei stato in grado di rispondere.

Certo, un sacco di persone possono rispondere a questa domanda in maniera chiara ed inequivocabile. Conosco vari individui, cresciuti nel decennio in cui io sono semplicemente nato, che liquiderebbero il tutto con ostentata sicurezza dicendo “ma che razza di domanda è? Il rock è questo, è evidente!“. Avrebbero ragione? Boh!?!

Paul David HewsonIl rock è un genere musicale? Facciamo finta di sì…
Facciamo finta che il rock sia un genere musicale che confina da una parte con il country, dall’altra con il blues e dall’altra con il folk americano.
Dove finisce un genere e dove comincia l’altro? Quanto country può essere il rock prima di non essere più rock e tornare ad essere country?
E poi, saranno quelli i suoi unici confini? Il progressive rock (che pure mi pare rock) ha confinato con un sacco di altre cose. Voglio dire, tra i Genesis e i Rolling Stones mi pare ci sia parecchia differenza.

Lasciamo perdere i confini.

Basta la formazione a definire il rock? Se una rondine non fa primavera direi che nemmeno una chitarra elettrica fa rock.
Emerson, Lake & Palmer facevano rock senza chitarra elettrica; i Doors suonavano in giro senza bassista e se ascolto Zakk Wylde da solo con la sua acustica (e manco una batteria) il mio cervello lo codifica come rock; però, chissà come mai, la classificazione di rock mi sovviene anche quando ascolto certe cose di Caparezza, o alcuni lavori dei Chemical Brothers (che, anzi, certi giorni mi suonano più rock di alcune ballad di Elvis).

Di male in peggio… Non posso nemmeno giocare la carta de “il rock è semplice ed immediato” perché subito mi vengono in mente Frank Zappa e i King Crimson che sono tutto (ma veramente tutto) tranne che semplici ed immediati.

Forse il rock è un’attitudine. Forse. La stessa attitudine che accomunava i Ramones con i Dire Straits… Ok, non ci siamo neanche adesso.

Mah, direi che, a meno di non voler definire il rock usando la mannaia (arrivando per esempio a dire che solo i Rolling Stones sono rock e tutto il resto è un’altra roba) fino ad adesso non mi sono avvicinato di un passo alla risoluzione del problema.

Forse il rock è come il punk: una geniale trovata di un oscuro e misterioso Malcolm McLaren o, detta in altri termini, una gigantesca supercazzola.

supercazzola

Sì, forse il rock è semplicemente come fosse Antani.

Chissà se il Baldo di inizio articolo suonerebbe con me.