Erano passati soltanto pochi mesi dall’uscita del primo lavoro de “Gli abitanti del pollaio” e inspiegabilmente questo evento, a dispetto di ogni possibile previsione od aspettativa, aveva scatenato nel mio animo una serie di reazioni a catena che mi avevano un po’ costretto a rivedere il mio rapporto con la musica, la mia idea del rapporto tra musica e pubblico, e tutte queste cose qui.
Veramente non mi capacitavo di come, dopo anni di tentativi di fare musica, di proporre qualcosa di valido, di studi e di sacrifici, le gratificazioni arrivarono a causa di quello che il mio io interiore, all’epoca, osò definire:
una cagata pazzesca.
Ammetto ora che la cosa non mi colpì proprio positivamente. Cioè, sì, il tutto era divertente, però proprio mi scombussolava. Mi chiedevo “ma come, uno si sbatte a fare le cose bene e nessuno se lo fila, poi facciamo sta cosa goliardica, suonata male e cantata peggio, e improvvisamente siamo fighi solo noi”.
Ero ancora lontano dal cogliere come l’essenza dell’arte non fosse dove l’avevo finora cercata. A dire il vero non era nemmeno nel disco, che il mio io interiore odierno definisce
una cagata pazzesca
esattamente come faceva nel 2006. Tuttavia un seme era stato gettato, e da quel momento avrebbe iniziato a maturare in me una nuova consapevolezza che mi avrebbe portato infine (e questa non è una cagata) a definire me stesso l’artistA con la A (finale) maiuscola.
Nel frattempo, i concerti del 2006 furono i seguenti:
- Corale di San Fereolo: Concerto di Natale – Chiesa Parrocchiale di San Fereolo – Lodi (LO) – Italia
- Corale di San Fereolo: La Cantata – Salone teatro dell’Oratorio di San Fereolo – Lodi (LO) – Italia
- Corale di San Fereolo: Chiesa parrocchiale di Postino – Postino (CR) – Italia
- Corale di San Fereolo: Concerto di Natale – Piccola Casa della Divina Provvidenza – Maleo (LO) – Italia
- Corale di San Fereolo: Concerto di Natale – Istituto Santa Savina – Lodi (LO) – Italia
