Le settimane precedenti all’apertura di questo blog mi sono tirato delle fette assurde – su altri blog – in merito a:

  • come si gestisce un blog
  • ogni quanto si dovrebbero pubblicare i post
  • l’ora più adatta per la pubblicazione dei post
  • il miglior stile di scrittura dei post
  • trucchi imperdibili per guadagnare un sacco di soldi con un blog
  • errori imperdonabili da non fare con un blog
  • eccetera eccetera eccetera

Pur avendo trovato un sacco di spunti interessanti, ho trovato anche teorie alquanto particolari secondo le quali:

  • gli avverbi sono brutti e cattivi e appesantiscono i post
  • i superlativi non vanno bene perché denotano uno stile infantile
  • bisogna rivolgersi all’interlocutore usando la seconda persona singolare
  • le circonlocuzioni sono il male e vanno estirpate come la gramigna
  • uno stile troppo asciutto e senza circonlocuzioni è poco stimolante ed evocativo
  • gli articoli troppo corti non vanno bene
  • gli articoli troppo lunghi non vanno bene
  • è meglio scrivere articoli brevi perché lunghi sono pesanti
  • è meglio scrivere articoli corposi perché sono più interessanti
  • bisogna scrivere quello che la gente vuole
  • bisogna scrivere quello che sentiamo veramente
  • bisogna scrivere su argomenti generici perché quelli specifici sono troppo elitari
  • bisogna scrivere su argomenti specifici perché quelli generici sono troppo banali
  • non dobbiamo parlare di noi stessi
  • dobbiamo parlare di noi stessi
  • i post pubblicati tra le 14 e le 17 hanno più lettori di quelli pubblicati alle 18
  • i post pubblicati dopo le 18 hanno lettori più attenti di quelli pubblicati prima della 17
  • eccetera eccetera eccetera

A quel punto, dopo essere diventato il massimo esperto mondiale teorico di scrittura di blog, ho deciso che:

  • avrei usato gli avverbi, le circonlocuzioni, i superlativi, le seconde persone singolari o plurali a mio insindacabile giudizio e gusto
  • avrei scritto quello che sarebbe parso a me, quando sarebbe parso a me, lungo quanto sarebbe parso a me, fino al giorno in cui sarebbe parso a me
  • per il futuro me ne sarei fregato altamente di tutte queste bellissime liste sui modi infallibili di fare le cose

Questo è quanto.

Dimenticavo: uno dei consigli che ho letto diceva che ha successo pubblicare post con liste di cose da fare. Direi che in questo caso è stato un ottimo consiglio.